Roma, 5 marzo. Convegno Contro le pene disumane
Moratoria della pena di morte; abolizione dell’ergastolo
Lunedì 5 Marzo Ex hotel Bologna, Senato della Repubblica Via di Santa Chiara 5, Ore 17.00
Comunicato stampa “Contro le pene disumane. Moratoria della pena di morte; abolizione dell’ergastolo”.
1 Marzo 2007. Gli avvocati del leader curdo Abdullah Ocalan (tra cui Giuliano Pisapia, Mario Angelelli a Mahmut Sakar) invocano a gran voce chiarezza sulla drammatica situazione in cui versa il proprio assistito ''Sui capelli di Ocalan” riferiscono i legali “sono presenti particelle di elementi chimici come stronzio e cromo con valori molto piu' alti rispetto al normale. Gli specialisti francesi, norvegesi e italiani ai quali abbiamo commissionato l’esame hanno stabilito che si era in presenza di un caso di intossicazione cronica''. Ocalan, condannato a morte con pena sospesa, è tenuto in isolamento da sette anni sull'isola di Imrali (Turchia), prigione in cui e' l' unico recluso. Intanto in Cina la pena di morte è prevista anche per reati quali evasione delle tasse, gioco d’azzardo, bigamia, disturbo della quiete pubblica, furto di mucche, cammelli e cavalli. Dei 50 stati degli USA, sono 38 quelli che prevedono la pena di morte nei loro ordinamenti. Le Americhe sarebbero un continente praticamente libero dalla pena di morte, se non fosse per gli Stati Uniti, l’unico paese del continente che ha compiuto esecuzioni nel 2005: 60 le persone giustiziate. I paesi che tuttora applicano la pena di morte sono 54. In Europa vi è una sola macchia che deturpa l’immagine di continente, altrimenti totalmente libero dalla pena di morte: la Bielorussia che nel 2005 ha effettuato almeno 2 esecuzioni.Il governo italiano ha avviato un importante iniziativa per promuovere una Moratoria ONU contro la pena capitale. "Amnesty International" e "Nessuno Tocchi Caino" sono attualmente impegnate in una Campagna per promuovere la stessa Moratoria e hanno fornito i dati sopra menzionati. Ma la pena di morte non è l’unica pena ‘eliminativa’ presente nel panorama internazionale. Anche in Italia, come ricordano “Associazione Antigone” e “Progetto Diritti” circa 1250 presone scontano il ‘fine pena:mai’, quello che noi chiamiamo ‘ergastolo’ e che Cesare Beccarla definiva nel 1764 come ‘pena di schiavitù perpetua’, come pena più dolorosa e crudele della pena di morte in quanto non concentrata in un momento ma estesa sopra tutta la vita.Il PRC-SE è da tempo impegnata in entrambe le battaglie e promuove lunedì 5 Marzo, ore 17.00, ex hotel Bologna (Roma), l’incontro “Contro le pene disumane. Moratoria della pena di morte; abolizione dell’ergastolo”. Interveranno Imma Barbarossa, Giusto Catania, Irfan Dundar, Domenico Gallo, Patrizio Gonnella, Antonio Marchesi, Arturo Salerni, i sottosegretari Bobo Craxi e Luigi Manconi. Conclude Giovanni Russo Spena. Per l’ingresso alla sala del convegno è necessario l’accredito al numero 06 67065745.
Scarica la LocandinaMoratoria della pena di morte e abolizione dell’ergastolo - pdf (Roma, 5 marzo 2007)
lunedì, marzo 05, 2007
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